Festival Pucciniano, apre la banda dell’Esercito ed è un successo

lunedì, 10 luglio 2017, 12:30

di Oriano de Ranieri

La banda dell’esercito diretta dal capitano Antonella Bona in pratica ha aperto in bellezza il sessantatreesimo festival pucciniano di Torre del lago che quest’anno è dedicato alla Francia.

Una banda “raffinata” che ha saputo a volte cogliere tutte le sfumature della musica di Puccini anche nei brani poco adatti per un corpo musicale privo, per struttura, di strumenti ad arco, grazie anche alla brava  e sensibile direttrice. Il pubblico ha apprezzato questa festa gratuita offerta a tutti applaudendo di continuo. Imponenti misure di sicurezza con tante forze dell’ordine mobilitate anche se non ci sono stati controlli per zainetti e borse, probabilmente perchè si è pensato che non ce ne fosse bisogno.

La continua vigilanza anche di agenti in borghese era attenta pure durante lo spettacolo. Puccini, tanto Puccini, come è ovvio, anche con brani poco eseguiti come il preludio dell’Edgar e la Tregenda da “Le Villi” e poi le arie famose come “Vissi d’arte”, “E lucean le stelle” da “Tosca”, “Che gelida manina” e “Sì mi chiamano Mimì da “La Bohème”. Poi il duetto d’amore “Vogliatemi bene” e “Un bel dì vedremo” del soprano Caterina Rufo e del tenore Alessandro Fantoni da “Madama Butterfly”, il valzer di Musetta cantato dal soprano Elisabetta Zizzo, un brano sinfonico da “Suor Angelica” e infine il famosissimo brano di “Turandot”.

“Nessun dorma” cantato molto bene dal tenore Amadi Lagha che ha riscosso tanti applausi e un bis. Non solo Puccini ma anche  l’Ouverture della “Carmen” di Bizet e una sinfonia per banda di Ponchielli. Il concerto della banda dell’esercito si era aperto con l’inno europeo dalla nona sinfonia di Beethoven e l’inno italiano “Fratelli d’Italia” e si conclude con “L’inno a Roma” di Puccini, una rarità composta nel 1919 che lo stesso autore non apprezzava molto.

All’inizio della serata dal gran palco hanno salutato gli spettatori il prefetto Maria Laura Simonetti il generale Carlo Lamanna, la presidente del consiglio comunale di Viareggio Paola Gifuni. Sul palco anche il direttore del festival  Franco Moretti. Un saluto particolare alla nipote del Maestro Simonetta Puccini a cui è stata offerta una rosa tra lunghi applausi. Il presidente della fondazione festival Puccini il maestro Alberto Veronesi ha voluto dirigere per primo i bravi musicisti dell’esercito con l’Intermezzo di “Manon Lescaut”. Grande attesa per la prima di “Turandot” con la regia di Alfonso Signorini il prossimo venerdì.

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